Corte di Cassazione, la depressione non salva il dipendente dal licenziamento.

cassazione 0La Corte di Cassazione con la sentenza n. 3058/2013 dello scorso 8 febbraio, ha dichiarato legittimo il licenziamento del lavoratore, avvenuto senza l’audizione dello stesso, poichè per motivi di depressione aveva sempre rinviato l’incontro.

In pratica, il fatto riguardava il direttore di una filiale di una banca che, a seguito di accertamenti, era risultato che lo stesso aveva dato vita a una gestione spregiudicata e approssimativa e, pertanto, era stato licenziato.

Nel primo grado di giudizio il Tribunale aveva dichiarato illegittimo il licenziamento ma la Corte d’appello aveva rivisto questa decisione affermando che il licenziamento era avvenuto nel rispetto di quanto previsto dall’art. 7 dello Statuto dei lavoratori, sia sotto il profilo dell’immediatezza della contestazione disciplinare che, sotto il profilo della tutela del diritto di difesa.

Si schiudeva così la strada della Cassazione, l’ultima possibilità rimasta al lavoratore per far valere le proprie ragioni. Gli ermellini, che hanno analizzato il caso hanno osservato che la continua indisponibilità per motivi di salute del lavoratore, anche se dimostrato con certificati medici come nel caso in oggetto, non deve essere utilizzata dal lavoratore come mezzo dilatorio per rimandare sistematicamente il provvedimento disciplinare e bloccare, così, il potere disciplinare del datore di lavoro.

Per gli ermellini nulla si può obiettare alla Società appellante che si era mostrata sempre disponibile (per ben quattro volte) affinché l’appellato potesse esercitare il diritto di difesa”;

Pertanto, conclude la corte, la malattia denunciata dal lavoratore (stato depressivo)non appariva, in concreto, aver impedito fisicamente al lavoratore di effettuare il colloquio, né di ragguagliare adeguatamente il rappresentante sindacale sulle giustificazioni da fornire rispetto ai fatti contestati”.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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