Meglio una casa col cappotto

In inverno, in una casa particolarmente gelida, per combattere il freddo si ricorre a sistemi di riscaldamento quali stufe, caminetti, termosifoni o pompe di calore. Tutto questo comporta una spesa non indifferente e risultati poco rilevanti.casa cappotto

Nella stagione opposta, invece, per combattere caldo ed eccessivo tasso di umidità, la quasi totalità delle persone ricorrono all’istallazione di climatizzatori e/o di deumidificatori per raffrescare l’ambiente.

I costi per entrambe le operazioni sono molto elevati, senza parlare poi dei combustibili che servono ad alimentare tali soluzioni (energia elettrica, gas, pellet o legno).

Esistono tuttavia due metodi per ridurre l’escursione termica con l’esterno ed abbassare notevolmente l’isolamento termico: il Rivestimento a Cappotto e la Parete Ventilata (o Facciata Ventilata).
Nell’articolo che segue vi spiegheremo di cosa si compone l’isolamento a cappotto.

Cappotto Termico

Rivestimento a Cappotto - Lavorincasa.it
Prima di spiegare cos’è il rivestimento a Cappotto è necessario fare delle premesse prettamente Fisiche. Innanzitutto l’isolamento termico è costituito da particolari operazioni fisiche che tendono a ridurre il flusso termico scambiato tra due ambienti a temperature differenti.
In edilizia lo scopo di isolare due ambienti con temperature differenti è volto a mantenere il calore all’interno degli edifici.

Uno dei metodi per conservare la temperatura interna di un manufatto edilizio superiore (in inverno) o inferiore (in estate) a quella esterna, si ha creando un particolare rivestimento sulle pareti.
L’ isolamento a cappotto (o cappotto isolante) è una tecnica edilizia per la coibentazione termica e acustica delle pareti di un edificio: a differenza di altri metodi, esso si ottiene applicando il materiale isolante all’esterno invece che negli ambienti interni o dentro la parete. 

Realizzazione del rivestimento a cappotto

Rivestimento a Cappotto - Lavorincasa.it
Per la messa in opera dello strato isolante sulla parete esterna dell’edificio sul quale si vuole intervenire, occorre posare uno strato di materiale coibente (cioè isolante, e quindi con una capacità di conduzione di calore nulla o effimera) a contatto con la parete esterna e rifinire il tutto con comuni materiali da rivestimento.

La realizzazione può avvenire o con componenti prefabbricati, oppure applicando dell’intonaco sottile posto in opera su un isolante (comuni pannelli di polistirolo, poliuretano, polistirene, fibre di vetro o legno).
Nel caso dei pannelli prefabbricati, ci sono diversi sistemi per la composizione delle finiture esterne: possono essere costituite da materiali metallici (alluminio prelaccato, acciaio plastificato o inossidabile), materiali organici (poliestere, malta di resina) e materiali minerali (fibrocemento, laterizio, malta di cemento armata con rete in fibra di vetro).

Nel caso in cui si decidesse di non applicare dei pannelli coibenti prefabbricati, occorre fissare al supporto il materiale isolante, e integrarlo con fissaggi meccanici in materiale plastico, in modo da scongiurare i ponti termici.
La finitura esterna può essere formata da doghe metalliche o da qualsiasi altro materiale idoneo per la posa in esterno: di solito si usa uno strato d’intonaco armato con una rete in fibra di vetro, con successiva stesura di intonaco plastico.
Per fissare lo strato isolante o l’elemento prefabbricato si può impiegare anche un telaio metallico o ligneo al supporto.

 

Agevolazioni e Contributi.

 

Detrazione 50% (ex 36%)

Le spese documentate di ristrutturazione edilizia godono della detrazione Irpef del 50% sino al 31 dicembre 2013 (Dl 4 giugno 2013), quando, salvo diverse disposizioni, si tornerà al 36%. L’importo massimo detraibile è di 96mila euro per unità abitativa, da ripartire in 10 quote annuali. La detrazione si applica anche alle spese per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’edificio oggetto di ristrutturazione sino ad un massimo di 10mila euro (in pratica si concede un bonus di 5mila euro).

Detrazione 65% (ex 55% – risparmio energetico)

Le spese sostenute per il miglioramento termico dell’edificio sono detraibili dalle tasse al 65%, sino ad un massimo di 60mila euro (su un totale di spesa di 92mila euro circa). La detrazione, da ripartire in 10 anni, è prorogata dal 6 giugno fino al 31 dicembre 2013 per tutti gli edifici e fino al 30 giugno 2014 per i condomini.

La detrazione viene riconosciuta per i seguenti interventi:

  • isolamento delle pareti verticali verso ambienti non riscaldati;
  • isolamento di coperture piane (tetti, solai e solette) verso ambienti non riscaldati.

Per usufruire della detrazione è necessario che:

  • l’intervento garantisca un livello di isolamento almeno uguale ai valori di legge (rivolgersi ad un esperto);
  • si sia prodotta l’asseverazione di un tecnico abilitato che indichi il valore di trasmittanza del vecchio involucro e che attesti che il valore di trasmittanza dei nuovi involucri rispetti il valore di legge;
  • si sia provveduto a trasmettere per via telematica allEnea (entro 90 giorni dalla fine dei lavori) lattestato di qualificazione energetica e la scheda informativa dell’intervento;
  • sia stata inoltrata comunicazione telematica alla Agenzia delle Entrate se i lavori proseguono oltre il periodo d’imposta nel quale sono iniziati;
  • si conservi la documentazione fiscale, la ricevuta dei bonifici effettuati e la ricevuta di invio all’Enea.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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