Monthly Archives: Giugno 2016

Cassazione: il fisco può entrare anche in casa del contribuente.

cassazione aIl fisco può entrare nell’abitazione privata per verificare se si ha diritto alle agevolazioni e, in caso positivo, revocarle. Basta il placet del pm e la sussistenza di “gravi indizi” di violazione della normativa fiscale.

Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza n. 13145/2016 pubblicata oggi dalla sezione tributaria, legittimando l’accesso ai “locali” non destinati all’esercizio di un’impresa o di una professione con partita Iva o a immobili ad uso promiscuo (professionale e abitazione contemporaneamente).

Deve essere “valorizzata – spiegano dal Palazzaccio, segnando un orientamento nuovo sulla questione – l’intenzione del legislatore” di estendere tale potere dell’amministrazione anche ai privati.

Per cui niente da fare per il contribuente che si è visto confermare l’avviso di liquidazione delle maggiori imposte di registro sulla casa donata in comunione alle figlie riservandosi il diritto di abitazione.

Sicurezza ascensori. Salta la norma sugli adeguamenti obbligatori prevista dalla Raccomandazione UE.

ascensoreNovità in materia di sicurezza ed esercizio degli ascensori. È stato approvato in via preliminare un regolamento che modifica il D.P.R. 162/1999, di attuazione della Direttiva Comunitaria 2014/33/UE.

La Camera aveva già approvato nell’ottobre 2014 uno schema di D.P.R. che modificava il D.P.R. 162/1999 per chiudere la procedura di infrazione avviata contro l’Italia dalla Commissione Europea, per il non corretto recepimento della Direttiva 95/16/CE e per sollecitare il Governo a provvedere, in tempi brevi, all’aggiornamento dei requisiti di sicurezza degli ascensori installati precedentemente all’entrata in vigore del D.P.R. 162/1999 e privi quindi della marcatura europea.

Si auspicava, tra l’altro, il ripristino di una Commissione Prefettizia o organo competente che facesse da garante per il rilascio delle abilitazioni alla manutenzione di ascensori e montacarichi, indispensabili per lo svolgimento della relativa attività, in sede di recepimento della Direttiva 2014/33/UE in materia di sicurezza degli impianti ascensoristici.

Carta d’identità elettronica: al via dal 4 luglio, costerà 22 euro.

carta identità elettronicaDopo mesi di annunci arriva il via libera ufficiale alla carta d’identità elettronica.

Dal 4 luglio potrà essere richiesta al costo di 13,76, cui dovranno aggiungersi l’Iva e i diritti fissi e di segreteria per un totale di circa 22 euro. La nuova Cie 3.0, come è stata ribattezzata, però non sarà disponibile da subito in tutti i comuni d’Italia.

Si partirà infatti subito dalle grandi città come Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Firenze, cui si aggiungeranno progressivamente le amministrazioni più piccole, fino ad arrivare a circa 200 entro settembre. A comunicarlo è una circolare pubblicata sul sito del ministero dell’Interno , mentre il costo è stato fissato da un recente decreto del ministero dell’economia e delle finanze.

Cos’è la CIE.

La nuova carta d’identità elettronica è di fatto una smart card sulla quale saranno presenti moltissimi dati del suo titolare: dalle impronte digitali, al codice fiscale, agli estremi dell’atto di nascita, ecc. Il cittadino, inoltre, al momento della richiesta potrà fornire il proprio consenso alla donazione degli organi e potrà indicare le modalità attraverso le quali essere contattato: dal numero di telefono, alla mail, alla pec.