Costi alti e spread, così le banche scoraggiano la clientela

Banche. Solo il 15% delle richieste di finanziamento va a buon fine.

Ci sono persone che si sono viste rifiutare una richiesta di mutuo da 50.000 euro nonostante la solidità di due stipendi a tempo indeterminato in famiglia, chi invece è andato accompagnato dal genitore pensionato per la firma di garanzia supplementare richiesta, ma alla fine il risultato è stato il medesimo: niente mutuo.

Le banche stanno diventando sempre più esigenti e pignole nei confronti dei clienti, su questo non ci piove!!!!

Lo conferma il cordone sanitario con cui vengono accolti, allo sportello, gli sprovveduti che osano cercare un finanziamento. Prima scatta un muro di diffidenza verso chi azzarda una domanda di prestito, poi parte una raffica di domande sul tipo di lavoro, le entrate e le uscite di ogni mese.

Altra musica invece se in banca si entra per l’apertura di un conto corrente o magari addirittura per fare investimenti.

Il risultato di questo freno posto dalle banche sono i dati allarmanti sul mercato dei prestiti per la casa che si è inabissato del 41% nel 2° trimestre, con proiezione di calo di oltre il 50% nel terzo trimestre del 2012. Alcune banche si sono messe in disparte in attesa di tempi migliori per quel che riguarda l’erogazione del credito. Chi fa prestiti, lo fa con estrema cautela.

Il blocco non arriva solo dalle banche, con tutti i paletti che pongono alle domande di finanziamento, ma anche le famiglie molte volte si tirano indietro, in attesa che i prezzi degli immobili scendano oppure che le banche propongano condizioni migliori. Del resto, hanno dalla loro parte il tempo, che gioca a loro favore, e meno sono i mutui erogati meno saranno le case acquistate.

Lo dimostra il crollo delle compravendite ( -23% ) per il residenziale, col calo del valore degli immobili al quale si assiste da qualche tempo e che gli esperti dicono durerà ancora.

A quando la ripresa? Quella dei mercati dei  mutui potrebbe essere ancora lontana, dipende molto dallo spread che tormenta i mercati finanziari e che misura la credibilità del nostro paese  e delle banche italiane quando vanno a chiedere i capitali da impiegare.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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