In questo momento di crisi, c’è una tipologia di compravendita che registra costanti e sbalorditivi incrementi: si tratta della definizione di contratti che vedono interessata la cosiddetta “nuda proprietà”.

Probabilmente è forse l’unica opportunità che consente di investire nel mattone senza andare incontro al pagamento della odiata IMU.

 A determinare il boom di questo tipo di compravendita che si pone in controtendenza ad altri  tipi di vendite concorrono diversi fattori. Considerate le difficoltà attuali, non si tratta di un fenomeno solamente casuale e contingente.

Con questo tipo di contratto, gli acquirenti possono pagare prezzi scontati anche se la proprietà acquistata rimarrà in usufrutto a chi già la occupa. I vantaggi sono diversi. Innanzitutto quelli fiscali.A partire da quelli relativi all’Imu, che rimane in carico a chi occupa la casa e non da chi è il proprietario. E poi si ha la possibilità di richiedere le Agevolazioni assimilabili a quelle previste per la prima casa.

Si tratta di occasioni che probabilmente non saranno ripetibili in futuro.Alla luce di queste ed altre motivazioni, non è un caso che nel 2012 le compravendite di nuda proprietà abbiano avuto un’impennata pari al 50% rispetto a quelle dell’ano precedente.

La crisi finanziaria che vede interessata tutta l’Italia, spinge inoltre un numero sempre più crescente di persone anziane a cercare di monetizzare il proprio patrimonio immobiliare. Infatti, ad essere più interessate a questo fenomeno, sono le famiglie composte da persone anziane che hanno rapporti flebili con i propri familiari o non hanno eredi.

Attraverso la vendita della “nuda proprietà” del proprio immobile, conservano i diritto ad usufruirne e si assicurano la liquidità necessaria ad affrontare una vecchiaia più tranquilla e serena.