Monthly Archives: Ottobre 2014

L’Editoriale. “Cesena, il pasticcio Isee”.

P1010882Il pasticcio della restituzione dei soldi ai contribuenti per le detrazioni sulla Tasi non richieste per la complessità della presentazione della Denuncia Isee è stata la cartina di tornasole di un assetto impositivo che, come Confcommercio Cesena rimarca da sempre, sfavorisce doppiamente i malcapitati contribuenti.

Da una parte la penalizzazione maggiore riguarda il peso insostenibile della tassazione, con l’aliquota Imu al massimo, e una serie di tasse a contorno che indeboliscono i contribuenti Imprenditori e cittadini, i quali si sono visti quest’anno incrementare l’addizionale Irpef e una Tasi che, a conti fatti, sostituisce inasprendola la vecchia Imu.

Mentre il Governo Renzi a livello centrale riduce le tasse anche alle imprese con la Legge di Stabilità, a livello locale si marcia in senso diametralmente opposto. La contraddizione è enorme. Dall’altra parte, la penalizzazione riguarda anche il modo di far pagare le tasse, con il cittadino trattato da suddito e costretto addirittura a portare la posizione del proprio conto corrente per il pagamento della Tasi.

Ora, francamente, non si capisce neppure bene in che modalità potrà avvenire questa fantomatica restituzione del denaro non fruito (da una platea di più della metà degli aventi diritto su un fondo di oltre tre milioni di euro!!!!) e come potrà essere calcolato con esattezza l’importo spettante a ciascuno.

L’impressione che abbiamo è quella di una uscita populista e demagogica dopo che l’Amministrazione Comunale di Cesena si è resa conto del pasticcio combinato, unico Comune dell’Emilia Romagna ad aver adottato questo sistema di pagamento della Tasi.

La morale che si deve ricavare da questa vicenda? La prima è che si deve tassare di meno. Bastava applicare una Tasi più bassa e non sarebbero rimasti tanti soldi da mettere a disposizione di detrazioni complessissime da usufruire. In secondo luogo, che occorre fare pagare le tasse ai cittadini senza farli impazzire.

La buona politica parte da qui. Il Bilancio preventivo 2015 del Comune di Cesena e degli altri Comuni del Comprensorio Cesenate è dietro l’angolo. L’Amministrazione Comunale dimostri di aver capito la lezione: abbassi l’Imu per le Imprese produttive, azzeri l’odiosa tassa di occupazione pubblica e di soggiorno, reimposti la Tasi la quale, stando a quel che si apprende, potrebbe addirittura sparire sin dal 2015.

Se così fosse, i cittadini cesenati si ritroverebbero cornuti e mazziati, dopo il pasticcio delle detrazioni non fruite.

SBLOCCA ITALIA. ANGELETTI (FIMAA-CONFCOMMERCIO): “LA COMMISSIONE BILANCIO DELLA CAMERA NON APPROVI L’AUMENTO DELL’IVA AL 10% PER L’ACQUISTO DI NUOVI IMMOBILI DA COSTRUTTORI O IL COMPARTO IMMOBILIARE SOFFOCHERÀ”.

FOTO_VALERIO_ANGELETTI_SCRIVANIALa Commissione Bilancio della Camera non approvi il testo dello Sblocca Italia che prevede l’aumento dell’Iva dal 4 al 10% per chi acquista nuovi immobili direttamente da costruttori, o il settore delle compravendite immobiliari soffocherà ancora sotto il peso delle imposte sul mattone.

Se non si abbassa il livello della pressione fiscale qualsiasi concreta prospettiva di ripresa del comparto diventa irrealizzabile”.

È il commento di Valerio Angeletti, Presidente Nazionale Fimaa-Confcommercio, Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari (Agenti immobiliari, Mediatori creditizi, Mediatori merceologici e Agenti in attività finanziaria), al testo del decreto legge approvato dalla Commissione Ambiente della Camera e arrivato ieri nell’Aula di Montecitorio dove attende il parere della Commissione Bilancio per quanto riguarda le coperture finanziarie.

Siamo soddisfatti, invece, – continua il numero uno di Fimaa Italia Angelettidell’emendamento relativo alla deduzione Irpef del 20% sul valore di un immobile acquistato (fino a 300mila euro) direttamente dall’impresa di costruzione, non più condizionata all’affitto dell’immobile per 8 anni a canone concordato.

L’iva calmierata al 4% per le nuove costruzioni acquistate direttamente dalle imprese e l’eliminazione del vincolo degli affitti per poter usufruire della deduzione Irpef del 20% – conclude il Presidente Angeletti – costituirebbero un ottimo binomio per far ripartire le compravendite di immobili e salvare le imprese di costruzione e le centinaia di agenzie immobiliari che a causa della crisi rischiano la chiusura in tutto il Paese”.

Legge di Stabilità e bonus edilizi. Aliquote potenziate per tutto il 2015.

tassazione immobiliareBonus edilizi, avanti tutta. Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 15 ottobre ha confermato per l’anno 2015 l’aliquota massima del 50% per gli sconti fiscali al recupero edilizio delle abitazioni e del 65% al risparmio energetico negli edifici.

Gli articoli 14 e 16 del Dl 63/2013, modificati dalla legge di Stabilità 2014 (147/2013), prevedevano, per il 2015, una “terapia a scalare”, vale a dire la riduzione del bonus edilizio dal 50% al 40% e dell’ecobonus dal 65% al 50%. Dal 1° gennaio 2016, in entrambi i casi, si sarebbe giunti all’aliquota e alla procedura ordinaria degli sconti al recupero, il 36%.

Via le “aliquote intermedie”. Quest’anno le “aliquote intermedie” sono state abolite dal disegno di legge varato il 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri. Pertanto, dopo la conferma, per il 2015, delle aliquote al livello massimo del 50% e del 65%, dal 1° gennaio 2016 si tornerà bruscamente al 36%, salvo in caso di un’ulteriore proroga nella legge di Stabilità 2016.

Bonus mobili-elettrodomesti. L’art. 16 c. 2 legge 147/2013 prevede la proroga di un anno anche per il bonus mobili-elettrodomestici, fino al 31 dicembre 2015.

Condomini. In merito agli interventi sulle parti comuni dei condomini mentre il Dl 63/2013 prevedeva fino al 30 giugno 2015 un’aliquota al 65% e fino al 30 giugno 2016 al 50%, questo Ddl di Stabilità mantiene l’aliquota al 65% fino al 31 dicembre 2015, prorogandola per sei mesi, ma facendola tornare al 36% dal 1° gennaio 2016, cancellando i sei mesi di aliquota al 50%.