Daily Archives: 19 Maggio 2015

È di nuovo ora di Imu e Tasi. Mentre si prepara la Local Tax.

tasi 2015Il 16 del prossimo mese di giugno i contribuenti italiani proprietari di immobili (ovvero quasi tutti) saranno chiamati nuovamente al pagamento della prima rata di IMU e di TASI. Al versamento di Imu scamperanno in molti, ovvero tutti coloro che sono proprietari della sola abitazione principale in cui risiedono, mentre al versamento dell’anticipo di TASI non sfuggirà praticamente nessuno essendo obbligati al pagamento proprietari, inquilini, comodatari e quant’altri per prime e seconde case per non citare negozi, magazzini, capannoni industriali, terreni (edificabili e non) ed addirittura macchinari fisicamente legati al terreno su cui insistono (così si è espressa infatti la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 3166 del 18 febbraio 2015).

La TASI, è e resta un tributo di complessa quantificazione, regolato da norme non semplici da interpretare ed applicare, ma fortunatamente non è più completamente nuova ed il legislatore, vicenda TASI terreni agricoli a parte, fortunatamente non ha pensato di intervenire sull’impianto normativo a sconvolgere prassi in cerca di una propria stabilità.

Inoltre, almeno per quanto riguarda il calcolo dell’acconto, i contribuenti ed i loro consulenti non saranno più obbligati a cercarsi le delibere dei Comuni con riferimento alle aliquote ed alle detrazioni ed a defatiganti attività di interpretazione della selva di determinazioni cui si sono abbandonati gli amministratori locali. Infatti, il calcolo dell’acconto potrà essere effettuato facendo riferimento alle aliquote, detrazioni e regole che sono state stabilite dai Comuni per il versamento dell’IMU e della TASI per l’anno passato.

Tuttavia, permangono alcuni motivi di preoccupazione. È di questi giorni la polemica sollevata dai chiarimenti diramati dall’IFEL, Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, in merito al bollettino precompilato TASI che ogni contribuente dovrebbe ricevere. Come si ricorderà la Legge di Stabilità 2014 prevedeva l’obbligo per i Comuni di inviare i modelli di pagamento TASI precompilati. Le modalità di versamento dovevano essere stabilite attraverso un apposito decreto che, arrivato nel maggio del 2014, ha però corretto quanto stabilito in precedenza, rendendo l’invio del bollettino precompilato da parte dei Comuni un’opzione e non un obbligo.