Diamo un voto prima dell’acquisto di una casa.

previsioniNon si può, non si deve, non è giusto pagare una casa senza conoscerne il valore. Cioè non è corretto fare come si è sempre fatto, ovvero prendere a scatola chiusa un appartamento senza conoscerne le caratteristiche che ne determinano le qualità funzionali.

Perché purtroppo la realtà è questa: il mercato stabilisce un certo prezzo determinato dalla zona (molto), dall’epoca di costruzione (poco), dal piano in cui si trova (abbastanza).

Poco o nulla conta la certificazione energetica perché, soprattutto in stabili non nuovi, è decisamente bassa e quindi ininfluente a stabilire se quell’immobile sarà economico (al massimo si passa dalla classe E alla classe G).

Ma quel prezzo che viene richiesto su cosa fonda la sua correttezza? Forse sulla comparazione con altri immobili simili in zona? Suvvia, sappiamo tutti che non può essere così. Ogni appartamento è diverso dall’altro anche se per assurdo fossero entrambi nello stesso condominio e allo steso piano: uno affaccia sul giardino e l’altro sul retro condominiale con un altro edificio come dirimpettaio.

Penso che chiunque preferirebbe abitare nel primo. Oppure uno è stato usato da una famiglia ordinata e tranquilla, l’altro da una famiglia con una banda di ragazzini che hanno usato e strausato i bagni, le docce, i sanitari, che hanno giocato sui pavimenti, che hanno utilizzato al massimo la cucina, che hanno aperto e chiuso le finestre e le porte milioni di volte. L’uso di questi componenti ne ha determinato una ridotta efficienza e compromesso la durata.

È dunque illogico pensare che i due appartamenti possano valere la stessa cifra: nel secondo bisognerà intervenire per sostenere delle spese di manutenzione e ripristino molto più elevate o, comunque, aspettarsi problemi di funzionamento corretto (talvolta anche con rischi personali, se pensiamo alla caldaia, ai tubi del gas, all’impianto elettrico).

Ebbene, allo stato attuale non vi è nessun elemento che possa differenziare il valore dei due immobili e conseguentemente il loro prezzo di scambio. In parole semplici, sarebbe come acquistare due auto della medesima marca, cilindrata, modello e anno di costruzione. Solo che la prima ha percorso 20 mila chilometri e ha fatto i tagliandi previsti dalla casa costruttrice mentre la seconda ne ha percorsi 100 mila e non vi è traccia di operazioni di manutenzione programmata.

Vi sembra logico che il rivenditore vi chieda lo stesso prezzo? Anche ammesso che lo sia, voi certamente fareste di tutto per acquistare quella che vi dà più affidamento perché tenuta meglio e con prospettive di vita più lunghe. E stiamo parlando di un investimento di 10 o 15 mila euro. Perché non ci abituiamo a pensarla allo stesso modo anche di fronte all’’acquisto di una casa che vale dieci o venti volte di più?

 

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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