Monthly Archives: Maggio 2018

FIMAA-Confcommercio: “Serve un governo, il Paese e l’immobiliare non possono attendere”

“Dopo il terzo giro di consultazioni, rimaniamo ancora con un nulla di fatto per la formazione del nuovo governo del Paese. Il rischio è che i timidi segnali di ripresa dell’economia e del settore immobiliare, registrati negli ultimi tempi, si dissolvano a causa del prolungarsi della crisi politica e della conseguente perdita di fiducia di cittadini e imprese, con ulteriore contrazione dei consumi.

 Uno stallo politico che sta diventando un gioco al massacro con ripercussioni negative e pesanti per la collettività. Come FIMAA ribadiamo il nostro appello alla responsabilità di tutte le forze politiche per superare l’attuale situazione, insostenibile per il Paese.

 I cittadini, le famiglie, le imprese e gli investitori attendono risposte esaustive capaci di agevolare e rafforzare i segnali di ripresa, evitando un’altra fase di indebolimento del mercato.

 Confcommercio, a cui FIMAA aderisce, evidenzia che negli ultimi dieci anni gli immobili delle famiglie italiane hanno perso in media il 14 per cento del loro valore.

Studi di settore: i modelli modificati.

Cartello indicante l'agenzia delle entrate cc

L’Agenzia delle Entrate aggiorna la modulistica per il periodo di imposta 2017 a seguito del passaggio al regime di cassa e in vista dei nuovi ISA.

L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 3 maggio prot. n. 90727/2018 ha approvato delle modifiche alla modulistica degli studi di settore e alle istruzioni dei parametri da utilizzare per il periodo di imposta 2017.
La modulistica era stata approvata con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 31 gennaio 2018 e successivamente modificata con il Provvedimento del 15 febbraio 2018, di “Approvazione delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e dei parametri, dei relativi controlli con i modelli REDDITI 2018 e di modifiche alla modulistica degli studi di settore“, e poi con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 3 maggio 2018.

Casa familiare assegnata al genitore non collocatario dei figli: è possibile?

bambina mostra disegno casa mentre genitori divorziati seduti sul divano

E’ possibile che un padre di figli minorenni possa ottenere in assegnazione la casa familiare anche in assenza di collocazione dei bambini presso il medesimo?

L’orientamento dominante della giurisprudenza legittimità e di quella merito dei nostri tribunali è quello di assegnare la casa coniugale al genitore collocatario dei figli, in quanto l’assegnazione costituisce appunto strumento volto a tutelare i minori permettendo loro di crescere in un ambiente conosciuto – familiare – assicurando ai medesimi, incolpevoli del fallimento del matrimonio dei propri genitori, una conveniente sistemazione, impedendo quindi, che oltre al trauma e ai disagi della separazione del padre dalla madre, si aggiunga a carico dei minori anche il trauma e i disagi dell’allontanamento degli stessi dall’ambiente in cui hanno vissuto, in cui hanno i loro amici e i propri punti di riferimento.
Pertanto non risulta assolutamente facile ottenere per il padre non affidatario o comunque anche in caso di affidamento congiunto (praticamente la regola) non collocatario dei propri figli, l’assegnazione dell’abitazione familiare.