Tares, le tariffe determinate dal Consiglio Comunale

TARESLe tariffe della nuova tassa sui rifiuti (TARES) dovranno essere approvate dal Consiglio Comunale, con una doppia deroga: al Testo unico degli Enti locali che assegna le delibere tariffarie alla competenza generale della Giunta, e al Decreto Sviluppo che ha invece trasferito la competenza tariffaria sui servizi a rete agli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO).  La normativa Tares scritta nel Decreto Salva-Italia costituisce infatti una disciplina speciale, che vince sulle regole generali previste dalle norme appena citate.

La spiegazione è fornita dal dipartimento delle Finanze, che ha appena diffuso una versione aggiornata e rivista delle linee guida e del modello di regolamento della Tares  ed ha risolto in questo modo un possibile stallo sulle competenze a deliberare le tariffe.

Il problema nasceva dal Decreto Sviluppo, che nel tentativo di rilanciare il ruolo degli ATO previsti dalla manovra bis del 2011 ma mai decollati in molte Regioni, aveva trasferito a loro ” le funzioni di organizzazione dei servizi pubblici locali  a rete di rilevanza economica, compresi quelli appartenenti al settore dei rifiuti urbani, di scelta nella forma di gestione, di determinazione delle tariffe all’utenza per quanto di competenza”.  Gli ATO, però, in molte zone d’Italia ancora non esistono o sono stati appena formati e ciò non fa altro che aumentare il già alto tasso di confusione che regna attorno al nuovo tributo sui rifiuti nato in sostituzione di TIA e TARSU.

In base alle nuove istruzioni delle linee guida, la competenza è del consiglio comunale: il chiarimento è importante, anche se chiaramente non basta a dissipare la nebbia che ancora avvolge le varie Amministrazioni Comunali alle prese con il debutto del nuovo tributo. A parte i problemi di liquidità prodotti dal rinvio elettorale della prima rata a luglio 2013, che impone alle aziende di lavorare “gratis” per metà dell’anno in corso, la stessa definizione delle tariffe è un compito non facile. Ogni Comune è inserito in un ambito, e solamente i piano d’ambito redatti dai gestori ed approvati dagli ATO possono offrire la base per determinare una tariffa che copra in modo integrale i costi del servizio.

Anche per questa ragione, si ritiene che i Comuni possano deliberare i bilanci preventivi anche se mancano le tariffe Tares, rimandando ad un secondo momento, generalmente il 30 giugno, le scelte su questo versante.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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