Sulla Gazzetta Ufficiale n.117 del 17 maggio scorso è stato pubblicato il decreto in oggetto, recante alcuni interventi urgenti, parte dei quali riferiti all’Imposta municipale propria (IMU).

Su quest’ultimo punto, il decreto, nelle more di una complessiva riforma della disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, dispone la sospensione del versamento della prima rata dell’IMU, scadente il prossimo 17 giugno, per le seguenti categorie di immobili:

– abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie
catastali A/1, A/8 e A/9;
– unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad
abitazione principale e relative pertinenze dai soci assegnatari, e alloggi assegnati da IACP, Ater o altri enti di edilizia residenziale pubblica;
– terreni agricoli e fabbricati rurali.

Pochi giorni o qualche settimana: sono in costante aumento i proprietari di immobili che si convertono a questa formula. La crisi che stiamo vivendo lo impone, ma è anche l’effetto di un cambiamento voluto dalla clientela.

Gli affitti corti di appartamenti ed anche, in qualche caso di lussuose ville, si stanno diffondendo ovunque nel nostro paese, nelle città come nelle località di villeggiatura estive ed invernali.

E questa nuova formula di locazione contribuisce a peggiorare la situazione, di per se già delicata, degli alberghi che si trovano ad affrontare un nuovo tipo di concorrenza. Il fenomeno, invece, dà respiro ai proprietari di immobili per i quali si apre una prospettiva eccellente di remunerazione del capitale investito, di fronte a tassazione e costi sempre in aumento.