Daily Archives: 13 Giugno 2013
Rassegna Stampa Fimaa del 12 giugno
Rassegna di Mercoledì 12 Giugno 2013 |
Fimaa informa: D.L. n.63/2013. Novità per il settore Immobiliare in tema di Certificazione Energetica
Nella Gazzetta Ufficiale di giovedì 5 giugno u.s. è stato pubblicato il Decreto Legge 4 giugno 2013 n. 63 riguardante le disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo in tema di prestazione energetica nell’edilizia. In sintesi, per quanto di interesse, osserviamo:
L’attestato di Certificazione Energetica (ACE) viene ridenominato “Attestato di Prestazione Energetica” e nei contratti di vendita, o nei nuovi contratti di locazione, deve essere inserita un’apposita clausola con la quale l’acquirente o il conduttore diano atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato, in ordine all’attestazione della prestazione energetica degli edifici.
Nel caso di offerta di vendita o di locazione i corrispondenti annunci tramite tutti i mezzi di comunicazione commerciali dovranno riportare l’indice di prestazione energetica dell’involucro dell’edificio e globale dell’edificio o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente.
Riforma del Condominio. Gestione del Conto Corrente condominiale
Con la riforma del condominio dal 18 giugno 2013 tutte le somme sulla gestione dovranno passare attraverso uno specifico conto corrente.
Tra le principali novità introdotte dalla legge 220/2012 che hanno generato una certa apprensione tra gli amministratori condominiali, una riguarda il nuovo obbligo di far transitare tutte le somme riguardanti la gestione del condominio su un determinato conto corrente.
Questa necessità di trasparenza gestionale, introdotta con il nuovo articolo 1129 del Codice civile, non fa altro che recepire l’ormai consolidata corrente giurisprudenziale che, pur in assenza di specifiche direttive, sanciva che l’amministratore era tenuto a far affluire i versamenti delle quote condominiali su un apposito e separato conto corrente per evitare sovrapposizioni e mescolanza tra il patrimonio del condominio e il suo personale o eventualmente quello di altri condomini, senza necessità di espressa autorizzazione dell’assemblea in tal senso (Cassazione, sentenza 7162/2012).