Daily Archives: 28 Ottobre 2013

In arrivo una nuova classificazione del rischio sismico per gli immobili. Ogni edificio si doterà di una tabella riportante il grado di vulnerabilità.

rischio sismicoEntro il 31 dicembre 2013, un gruppo di studio appena costituito su proposta del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, attuerà una serie di ipotesi normative al fine di classificare il rischio sismico e la vulnerabilità delle costruzioni e finalizzare eventuali bonus fiscali per l’attenuazione del rischio. Verranno sostanzialmente fornite linee guida per certificare milioni di edifici, sia pubblici che privati, sul grado di vulnerabilità e sugli interventi di messa in sicurezza.

Verrà così fornita, a ciascun immobile, una sorta di tabella identificativa che fornirà immediatamente le informazioni sul grado di vulnerabilità sismica espressa in classi di appartenenza, fattore non trascurabile all’atto di una compravendita o di una locazione, così come per eventuali interventi di ristrutturazione.

La situazione del patrimonio edilizio esistente
Secondo il rapporto 2012 Ance Cresme sul rischio sismico del patrimonio edilizio italiano, più di 10 milioni di abitazioni e quasi 5 milioni e mezzo di edifici, in gran parte residenziali, sono ad elevato rischio sismico. Gran parte delle costruzioni, pari a quasi il 60% del totale, sono state realizzate prima del 1971, quindi antecedenti alla normativa antisimica del 1974, e 2,5 milioni di edifici presentano stati di conservazione piuttosto preoccupanti.

SANGALLI: “LE TASSE STANNO AUMENTANDO, SIAMO ALLO STREMO”

Sangalli 1Il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, è intervenuto in due interviste al Messaggero Veneto il 21 ottobre ed al Secolo XIX il 22 ottobre 2013 sul tema dell’introduzione della quarta aliquota IVA e sulla necessità di ridurre le imposte per ridare speranza al Paese: «Solo con un percorso certo e graduale di riduzione delle imposte si può dare una speranza al Paese. Siamo disperati. Le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti sono al livello di guardia.

Letta ha ancora i numeri per fare bene ma lo faccia subito, perché questa è una corsa contro il tempo. Serviva un segnale forte di discontinuità rispetto al passato. I provvedimenti di riduzione delle imposte sono deboli, soprattutto quelli riguardanti i tagli agli sprechi dentro la spesa pubblica. Di fronte alle emergenze del paese, ancora una volta si è agito con troppa timidezza.