Daily Archives: 13 Gennaio 2015

BLOCCO SFRATTI. ANGELETTI (FIMAA-CONFCOMMERCIO): “NO A PROROGHE. UTILIZZARE FONDI GIA’ STANZIATI E RIVEDERE NORME CHE REGOLANO EMERGENZA ABITATIVA”.

A causa della crisi in Italia ci sono 615 nuovi poveri al giorno, ma l’emergenza abitativa non può essere risolta rinviando il problema con l’ennesima proroga. I Comuni utilizzino le risorse già stanziate dal Governo e rivedano norme sull’assegnazione degli alloggi popolari.

Angeletti 2014L’emergenza abitativa non può essere risolta con l’ennesima proroga sul blocco degli sfratti, ma va affrontata utilizzando i fondi già stanziati dal Governo e solo se necessario destinando nuove risorse che possano garantire il diritto alla casa alle famiglie meno abbienti e ai nuovi poveri colpiti dalla crisi. Le risorse potrebbero essere recuperate riducendo la spesa pubblica”.

Così Valerio Angeletti, Presidente Nazionale Fimaa-Confcommercio, Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari (Agenti immobiliari, Mediatori creditizi, Mediatori merceologici e Agenti in attività finanziaria), commenta la querelle in corso sull’emergenza abitativa dopo l’appello al Governo dei Comuni delle città più grandi e popolose d’Italia a prorogare il blocco degli sfratti.

Se è vero che anche a causa della crisi,continua il numero uno di Fimaa-Confcommercio Angeletti molti cittadini non riescono a permettersi l’acquisto di un immobile perché ridotti in condizioni di estrema povertà o perché esclusi dalle categorie cui le banche concedono il privilegio del mutuo è anche vero che il Governo ha già messo in campo diverse misure, come il fondo degli affitti e morosità, dando a cittadini e sindaci gli strumenti per superare l’emergenza. Continuare a prorogare il blocco degli sfratti è impensabile e non risolverebbe il problema dell’emergenza abitativa, rimandandolo per l’ennesima volta. I comuni, inoltre, dovrebbero smettere di regolarizzare le occupazioni abusive, mentre le prefetture dovrebbero garantire tempi celeri per effettuare gli sgomberi.

Poi c’è l’altro lato della medaglia,conclude il Presidente Angelettiquello della necessità di rivedere le norme per l’assegnazione di nuove abitazioni: in alcuni casi, infatti, il problema sembrerebbe legato più all’applicazione di regolamenti paradossali che all’effettiva necessità di nuovi alloggi. È il caso di Bologna, ripreso dal principale quotidiano del capoluogo emiliano, dove l’Acer locale ha messo a disposizione 55 alloggi appena ristrutturati che rischiano di restare senza inquilini perché non rispecchierebbero alcune esigenze peculiari dei potenziali assegnatari, come l’esistenza del balcone. Risultato: su 150 famiglie potenziali assegnatarie hanno accettato solo in 15, perché il regolamento prevede di poter visitare almeno tre case prima di scegliere”.