Riforma del Condominio. Gestione del Conto Corrente condominiale

Con la riforma del condominio dal 18 giugno 2013 tutte le somme sulla gestione dovranno passare attraverso uno specifico conto corrente.
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Tra le principali novità introdotte dalla legge 220/2012 che hanno generato una certa apprensione tra gli amministratori condominiali, una riguarda il nuovo obbligo di far transitare tutte le somme riguardanti la gestione del condominio su un determinato conto corrente.

Questa necessità di trasparenza gestionale, introdotta con il nuovo articolo 1129 del Codice civile, non fa altro che recepire l’ormai consolidata corrente giurisprudenziale che, pur in assenza di specifiche direttive, sanciva che l’amministratore era tenuto a far affluire i versamenti delle quote condominiali su un apposito e separato conto corrente per evitare sovrapposizioni e mescolanza tra il patrimonio del condominio e il suo personale o eventualmente quello di altri condomini, senza necessità di espressa autorizzazione dell’assemblea in tal senso (Cassazione, sentenza 7162/2012).

Il conto corrente condominiale dovrà essere accessibile a tutti i condomini.

Il conto corrente, bancario o postale che sia, dovrà essere ora intestato al condominio e di facile accesso, per il tramite dell’amministratore, da parte dei condomini che possono esigere di prenderne visione e, a proprie spese, estrarre copia della rendicontazione contabile. La firma e la gestione del conto rimangono sempre e comunque all’amministratore nella sua qualità di rappresentante dei condomini, a tale scopo nominato con apposita delibera.

Tutto questo crea diverse preoccupazioni perché la legge, recitando che “l’amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio” di fatto impedisce a quest’ultimo di prelevare o depositare dei contanti senza illustrare nella relativa movimentazione bancaria a che titolo questo contante viene prelevato o versato.

Sicuramente questa nuova deliberazione consente a ciascun condomino di verificare la regolarità dei pagamenti e la destinazione dei propri pagamenti. Ma è pur vero che questa norma non deve di fatto paralizzare la gestione condominiale. Pensiamo, ad esempio, all’esiguo fondo cassa che spesso viene affidato a un consigliere al fine di provvedere alle spese minori in condominio, come la lampadina fulminata nell’androne, oppure all’altrettanto fondo cassa, sempre minimo, dato al portiere per far fronte alle piccole spese come i detergenti per la pulizia delle parti comuni a cui è tenuto, oppure i sacchi dell’immondizia.

Sì all’indicazione generica – In tali circostanze, il prelievo di contante in banca – proprio per non soffocare la gestione – potrà avere una indicazione generica quale appunto quella del fondo cassa e l’amministratore dovrà poi indicare nel dettaglio della sua gestione contabile interna cosa è stato pagato con quel denaro prelevato.

I versamenti in contanti – Per quel che riguarda i versamenti che magari alcuni condomini si ostinano a voler ancora effettuare in contanti, la rendicontazione appare decisamente più semplice, perché l’amministratore, se reputa di voler accettare ancora questa forma di pagamento, verserà in banca quanto ricevuto, indicandone la provenienza. In questo modo si rispetta l’obbligo di far transitare tutte le somme sul conto corrente, senza obbligare i condomini ad usare per forza la banca per le pagare le quote.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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