La Multiproprietà consiste nell’attribuire ad una pluralità di soggetti il diritto di di utilizzo esclusivo e periodico di un medesimo immobile, secondo un avvicendamento temporale prefissato al momento dell’acquisto

Contratto di multiproprietà immobiliare. L’essenza dell’istituto è normalmente costituita da un unico edificio con più unità immobiliari, ciascuna delle quali viene assegnata in godimento ad una persona e a un nucleo familiare. La proprietà periodica può riguardare anche casa unifamiliari, come accade nei luoghi di villeggiatura.

Nello specifico, la legge prevede che “sono oggetto di proprietà comune dei proprietari delle singole unità immobiliari dell’edificio, anche se aventi diritto a godimento periodico e se non rifluita il contrario dal titolo”.

Il diritto di multiproprietà è un diritto reale e trasferibile, inoltre è un diritto di godimento individuale e non collettivo, nonché limitato a un certo periodo dell’anno.

Il multiproprietario non può godere del bene a proprio piacimento ma deve usarne in modo adeguato alla destinazione stabilita nel contratto d’acquisto, che solitamente è quella di abitazione per le vacanze. Il multiproprietario, pertanto, non può distruggere o alterare il bene, ma deve curarne la manutenzione.

Tuttavia, sia pure limitatamente al periodo di disponibilità, può creare sul bene diritti personali di godimento e in particolare può affittarlo.

La disciplina della multiproprietà immobiliare è inclusa nel D.Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo) ed è stata recentemente rielaborata dal D.Lsg. 79/2011 (Codice del Turismo).

Il contratto di multiproprietà è specificato come un contratto di durata superiore a un anno tramite il quale il consumatore acquisisce, a titolo oneroso, il diritto di godimento su uno o più alloggi per il pernottamento per più di un periodo di occupazione.

Le informazioni contrattuali devono essere fornite  in  maniera chiara e comprensibile al consumatore prima che resti vincolato da un contratto e da da un‘offerta. Inoltre devono essere accurate e idonee a realizzare la finalità informativa.

Il contratto deve essere redatto per iscritto, a pena nullità. Prima della conclusione dello stesso, l’operatore informa il consumatore sulle clausole contrattuali relative al diritto di recesso, la durata del periodo di recesso e il divieto di versare acconti durante il periodo di recesso, le quali devono essere sottoscritte separatamente dal consumatore.

Al consumatore è riconosciuto un periodo di 14 giorni per recedere dal contratto di multiproprietà.