E’ obbligatoria la rimozione dell’amianto? Non sempre….

amianto friabileL’obbligo di rimozione dell’amianto si riferisce solamente per quello friabile danneggiato. La legge n. 257 del 1992 impone, infatti, la rimozione dei manufatti in cemento-amianto non sempre e non in assoluto, bensì ponendo attenzione alla loro pericolosità. La pericolosità non è nè uniforme nè ugualmente elevata e, conseguentemente, la presenza di amianto non è di per sè sempre pericolosa. L’insidia dipende infatti dal grado di friabilità, ossia dalla capacità dei materiali di liberare fibre potenzialmente inalabili. Le fibre sono sprigionate nell’aria per effetto di una sollecitazione come ad esempio manipolazioni, vibrazioni, infiltrazioni di umidità, ecc. 

Vi sono già diverse sentenze che hanno annullato ordinanze di rimozione emanate da AUSL a carico di proprietari di edifici che esponevano manufatti con presenza di amianto che si trovava, però, in buono stato di conservazione.

In questi casi, l’approccio corretto è saper discernere fra i manufatti in amianto compatto e quelli in amianto friabile. Quello in amianto compatto o cemento amianto è un oggetto costituito in prevalenza da cemento e solo in parte di amianto. Pertanto, la semplice pressione manuale difficilmente può danneggiare o deteriorare il manufatto. Certamente, però, danneggiamenti causati con utensili possono provocare la liberazione delle polveri.

Invece, un manufatto in amianto friabile è solitamente meno resistente e con una percentuale decisamente più elevata di amianto. Esempi tipici di manufatti compatti sono  camini, serbatoi, tubazioni, lastre di coperture mentre manufatti friabili sono le coibentazioni delle tubazioni nelle centrali termiche, rivestimenti a spruzzo e materiali isolanti.

E’ evidente, pertanto, che solo un danneggiamento su un manufatto friabile può causare un rischio elevato,” per il rilascio di una notevole quantità di polveri ricche di amianto”. Ad eccezione del caso della friabilità, pertanto, non è ammessa l’uguaglianza immediata fra amianto ed obbligo di rimozione.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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