Attestato energetico, obbligatorio anche nelle locazioni.

ACEAccelera la certificazione energetica degli edifici. Mutano le regole per il rilascio degli attestati, che dovranno essere allegati sia ai contratti di vendita che ai nuovi contratti di locazione, con gravose sanzioni per chi non rispetterà le nuove regole.

Sono  già in vigore (dal 6 giugno scorso)  le nuove disposizioni introdotte dal Dl 63/2013, che recepisce la direttiva 2010/31/Ue. In replica alla procedura di infrazione avviata lo scorso settembre dalla Commissione Ue, il Governo Italiano ha scelto di fissare nuovi requisiti e conformarli a livello nazionale.

L’attestato, rilasciato da un professionista abilitato, avrà una durata di 10 anni dal momento del rilascio e dovrà essere aggiornato ad ogni ristrutturazione o riqualificazione che avviene sulle performance energetiche dell’immobile. Negli edifici pubblici con superficie maggiore ai 500 mq (250 mq dal 2015) dovrà essere esposto «in un luogo ben visibile». Nel corso delle trattative private, invece, venditori e locatari dovranno «renderlo disponibile» e nei contratti dovrà essere inserita un’apposita clausola di “presa visione”. Nell’ipotesi di una nuova costruzione, la futura prestazione energetica dovrà essere messa in «evidenza» e l’attestato dovrà essere prodotto assieme alla dichiarazione di fine lavori.

A far partecipi i certificatori, che fino a questo momento hanno operato facendo lo slalom tra le diverse disposizioni regionali, è la promessa di un decreto che determinerà un modello unico sul territorio nazionale per i contenuti dell’attestato: a definirlo sarà il Ministero dello Sviluppo Economico e diventerà obbligatorio in tutte le Regioni e Province autonome. Per quel che riguarda gli annunci commerciali di vendita o locazione, attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione, dovranno ognuno riportare l’Indice di Prestazione (Ipe) dell’involucro edilizio e quello globale dell’edificio o dell’unità immobiliare, e la classe energetica corrispondente. In caso contrario, «il responsabile dell’annuncio» è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3mila.

Inoltre, la sanzione amministrativa per i proprietari che non forniranno l’attestazione nell’ambito di una trattativa di compravendita va da 3mila a 18mila euro; nel caso di nuova locazione, invece, da 300 a 1.800 euro. In questo delicato momento della nostra economia se c’è un settore che non ha bisogno di essere ulteriormente demoralizzato, con l’imposizione di nuovi oneri, è la locazione e in particolare quella dei proprietari diffusi. Inoltre, la direttiva europea prevede che gli Stati membri possano procrastinare fino al 31 dicembre 2015 l’applicazione delle deliberazioni. Speriamo che il Parlamento Italiano si avvalga di questa possibilità.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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