Il Governo, quindi, proseguendo su questa scia tracciata dalla legge, sarebbe al lavoro per far approvare, già al primo Consiglio dei Ministri dopo le vacanze, il testo che dovrebbe introdurre tutte le novità riguardanti l’immobiliare e le conseguenze degli eventi calamitosi.
Per spingere i cittadini a intervenire per l’adeguamento degli immobili, in particolare quelli nelle zone ad alta sismicità, Palazzo Chigi ha pensato di agire sulla loro commerciabilità. In particolare, si tratterebbe di una conseguenza rigorosa, ovvero rendere invendibili le abitazioni non a norma, impedendone la circolazione al fine di tutelare la sicurezza e la pubblica incolumità.
In pratica, potrebbero essere colpiti con una sanzione pecuniaria civile, o addirittura con la nullità, gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi riguardanti il trasferimento dei diritti reali sugli edifici, o su parte di essi, localizzati nelle zone sismiche 1 e 2, quelle a maggiore pericolosità.
Tali atti, secondo il disegno del Governo, potrebbero al più essere stipulati soltanto laddove contengano una dichiarazione del venditore dell’immobile sul rispetto della normativa antisismica vigente alla data del trasferimento.
In alternativa a tale dichiarazione, vi potrebbe essere, invece, un’attestazione di conformità alla normativa, relativa all’idoneità statica delle strutture in base alla sismicità della zona, che andrebbe rilasciata da un tecnico abilitato. Al notaio, invece, spetterebbe la vigilanza sul rispetto dei predetti obblighi.
L’esecutivo, tuttavia, prevede di introdurre un “periodo di grazia“ fino al pieno vigore della nuova normativa: cinque anni per gli immobili a destinazione abitativa, ricettiva alberghiera e di pertinenza di soggetti pubblici e sette anni per tutti gli altri.
Terremoti: assicurazione casa obbligatoria e premi detraibili.
Tra le misure al vaglio dell’esecutivo emerge anche la possibilità che venga resa obbligatoria l’assicurazione a tutela del rischio sismico sui fabbricati, sia quelli destinati a uso abitativo, sia quelli adibiti ad attività produttive.
Tuttavia, per rendere l’obbligo meno gravoso, si pensa di introdurre per le persone fisiche e giuridiche la possibilità di una detrazione dell’imposta lorda per una quota pari al 65% dei premi versati per le assicurazioni.
Aliquota IVA al 5% per messa in sicurezza e bonifica amianto.
Nonostante non si tratti di una misura urgente correlata all’emergenza terremoti, l’esecutivo vorrebbe inserire nel provvedimento una misura finalizzata a esortare gli investimenti, nel medio e lungo periodo, per mettere in sicurezza i fabbricati nelle zone a rischio e ridurre così il carico fiscale laddove si rendessero necessarie attività di ricostruzione.
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